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Ci sono dei casi assurdi che ogni tanto fanno parlare tutto il nostro Paese. Si tratta di episodi a volte molto seri che lasciano senza parole intere comunità e ovviamente tutta la nostra nazione o altre parti del mondo.
Sicuramente nessuno di noi vorrebbe mai sentire che qualcosa di grave si è verificato nel posto in cui vive. Si tratta di episodi davvero molto particolare che fanno parlare la gente per giornate intere, se non per mesi. Ed è sempre difficile commentare quando accade un caso gravisismo.
In questo periodo stanno colpendo molto le persone alcuni episodi che accadono tra i giovanissimi. Le autorità stanno facendo di tutto affinchè episodi seri non si verifichino tra i più giovani ma purtrppo di tanto in tanto accade sempre qualcosa di grave che mette ansia nella popolazione.
Come si sa quando accade qualcosa di grave immediatamente sul posto segnalato intervengono le forze dell’ordine che provano a capire quanto successe. Se si tratta di un reato commessso da terze persone gli inquirenti si mettono immediatamente sulle tracce del ricercato.
Le indagini per alcuni casi di cronaca possono essere anche molto lunghe e durare interi mesi o anni. Quando si scopre il colpevole di un reato ovviamente la pubblica opinione si indigna, specialmente quando è un genitore a commettere un reato nei confronti ad esempio dei propri figli, specie se piccoli.
Sta facendo molto discutere il gravissimo caso di Nole Canavese, in provincia di Torino, dove una donna ha tolto la vita alla sua bambina di 10 mesi affogandola nella vasca da bagno.
Carola Finatti è la mamma di Perla, la bimba di 10 mesi a cui ha tolto la vita nelle scorse ore. La donna dopo aver compiuto l’insano gesto ha provato anche a togliersi lei stessa la vita, colpendosi con diversi fendenti. Al momento la donna si trova piantonata in stato di fermo in ospedale.
Prima di compiere il gesto sulla bimba la donna ha lasciato dei bigliettini che sono stati trovati vicino la vasca da bagno dagli investigatori. Su questi ultimi si leggono frasi del tipo “Non ce la faccio più”, “Non riesco a tenere la bambina”, “Non ce la faccio a crescerla” – queste le parole scritte dalla donna.
“Ero venuto apposta a casa perché ci tenevo ad accompagnare Carola dalla psicologa. Da quando aveva iniziato a stare male, ha fatto il possibile. Ci siamo fatti aiutare da subito. Avevamo voluto tanto questa bimba. Stiamo insieme da diciotto anni e la aspettavamo da tanto” – così ha detto il padre della bimba profondamente scosso dall’accaduto.
L’uomo quando si è recato in casa ha trovato la piccola all’interno della vasca da bagno ormai senza vita e all’ingresso ha trovato l’abitazione che era stranamente sbarrata. Ha capito subito che qualcosa non andasse nel verso giusto.
Pare che Carola avesse da qualche tempo la depressione. A parlare è anche la psicologa che la seguiva. “Carola, e questo vi prego scrivetelo, è doveroso, da subito si era allertata per le cure. Era seguita da tutti. E tutta la sua famiglia si è mossa, unita, con lei, per aiutarla. Ce la stava mettendo tutta. Ultimamente, in questo recentissimo periodo, sembrava che le cose stessero un pochino migliorando. E invece” – queste sono le parole di Grazia Beva, psicologa che seguiva la donna.
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