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C’è poco da fare, c’è poco da dire, in quanto Jannik Sinner ha fornito l’ennesima conferma di essere il numero uno al mondo e il tennis, quello azzurro, non può che gioire per il suo ennesimo trionfo. Ci ha fatto sognare, come del resto ha sempre fatto, e non possiamo che essergli grati.
L’altoatesino, giovanissimo, brillante, spigliato, ha conquistato la Coppa Davis e il cielo di Malaga si è tinto di bianco, verde e rosso, i colori della bandiera italiana, portati in alto da un ragazzo che ci ha rubato il cuore.
Numeri da record, i suoi, numeri che ci hanno fatto vivere l’ennesimo sogno ad occhi aperti, minuto per minuto. E pensare che per L’Italtennis, con la Coppa Davis di quest’anno, è la seconda vittoria dopo 47 anni in cui non si vedeva l’ombra di un simile tripudio.
Che Sinner sia una garanzia, non me ne vogliano gli haters, è un dato di fatto e quello che è accaduto dopo il suo trionfo è l’ennesima dimostrazione di quanto questo ragazzo sia incredibile, non solo sul campo da tennis ma nella vita e nei rapporti umani.
Il gesto di Sinner dopo la vittoria della Coppa Davis ci ha fatto sognare. Curiosi di sapere cosa ha fatto?
Sinner, dopo aver conquistato il punto del 2-0, ha vinto la Coppa Davis e non c’erano dubbi che se la sarebbe portato a casa lui, l’asso piglia tutto altoatesino, che ha ottenuto la 73esima vittoria in stagione, battendo o7-6, 6-2 Tallonn Griekspoor. Il numero uno al mondo non si è smentito e ci ha regalato l’ennesimo trionfo tutto italiano.
Abbiamo esultato ma per il proverbio “dare a Cesare quel che è di Cesare”, dobbiamo dare a Matteo Berrettini il merito di aver contribuito al successo del tennis nazionale. Grazie alla vittoria di Matteo Berrettini che ha battuto in due set Van de Zandchulp, Sinner ha avuto indubbiamente il giusto sprint e dopo un primo set piuttosto complesso, la cosa è proseguita premendo il piede sull’acceleratore.
Occorreva una delle sue mosse, e c’è riuscito nell’intento, sbaragliando il suo avversario. Il trionfo dell’Italia è già storia… storia di quel tennis che non si è mai arreso e che ha trovato nell’altoatesino l’uomo che lo ha portato così in alto.
Dopo aver conquistato l’ultimo punto che gli ha permesso di vincere la Coppa Davis, Jannik Sinner è stato avvolto dall’abbraccio di Filippo Volandri, raggiunto da Matteo Berrettini e da tutti gli altri membri della squadra, regalandoci momenti davvero emozionanti, carichi di gioia, commozione, felicità estrema.
Tra abbracci e salti, mentre la squadra italiana stava festeggiando al centro del campo, Sinner ha fatto un gesto che è già nella storia: è andato a stringere la mano a tutti i componenti della panchina olandese, affranti per aver perso la Coppa. Un gesto davvero molto toccante, che dimostra il suo spirito empatico, solidale, di squadra. Un grandissimo campione e un giovane grande uomo, vero?
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