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Alla fine il Tar ha accolto la richiesta dei sindacati sospendendo l’ordinanza di precettazione presentata dal ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, e pertanto l’astensione dal servizio durerà per le intere 24 ore di domani, venerdì 13 dicembre, rischiando di seminare ancora una volta il caos nei trasporti in tutta Italia creando ulteriori disagi per chi deve spostarsi per lavoro o per altre ragioni. Il Tribunale Amministrativo del Lazio ha deciso di accogliere le ragioni delle parti sociali che hanno promosso la protesta, le quali non hanno nascosto la propria soddisfazione dichiarando che quella di domani sarà “una bella giornata per la democrazia”.
Il commento del ministro Salvini
Dal canto suo, il ministro Salvini ha scaricato proprio sui sindacati e sui magistrati che hanno sospeso la sua ordinanza, le responsabilità dell’ennesimo venerdì di passione che complicherà la vita a molti italiani. “Abbiamo fatto tutto il possibile per difendere il diritto alla mobilità degli italiani – ha spiegato Salvini – i cittadini potranno ringraziare un giudice del Tar del Lazio per l’ennesimo caos”.
Sciopero trasporti, gli orari e le fasce garantite
A Roma lo sciopero coinvolgerà la rete di Atac, RomaTpl, Autoservizi Troiani/Sap e Autoservizi Tuscia/Bis ed inizierà alle ore 8.30 per concludersi alle 17.00 e poi riprendere dalle 20 a fine servizio. Il servizio diurno sarà garantito alle ore 8.29 e dalle ore 17.00 alle ore 19.59. A Milano Atm fermerà le linee tra le 8:45 e le 15 – dopo le 18, fino alla fine del servizio. A Torino Gtt ha comunicato che rispetterà le fasce di garanzia, pertanto il servizio di trasporto urbano sarà garantito dalle ore 6 alle ore 9 e dalle 12 alle 15. Lo sciopero riguarderà anche bus, tram e metro. Il servizio extraurbano sarà garantito alle 8 e dalle 14.30 alle ore 17.30, nel resto della giornata non verrà espletato. A Bologna, come comunica Tper, lo sciopero sarà di 24 ore. I dipendenti incroceranno le braccia dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio.
I chiarimenti di USB
Per tutta risposta, l’USB ha fatto sapere che quella di domani non sarà una giornata di caos ma ci sarà uno sciopero generale di 24 ore di tutte le categorie. “L’intervento illegittimo del ministro Salvini ha centrato l’attenzione sul Tpl – ha prontamente replicato l’Usb per bocca di Guido Lutrario – ma a scioperare saranno tutti i settori, visti i migliaia di licenziamenti all’orizzonte, l’assenza di politiche industriali e la questione salariale”. Lo stesso Usb ha ribadito che lo sciopero sarà di 24 ore e abbraccerà anche il trasporto ferroviario.
L’ordinanza firmata da Salvini era mirata a ridurre a sole 4 ore la protesta per la giornata di venerdì 13 dicembre. Salvini aveva parlato di “doveroso diritto alla mobilitazione” ma anche dell’esigenza di “rispettare anche il diritto alla mobilità di lavoratori, cittadini, studenti e persone in cura, specialmente in un periodo critico come quello pre-natalizio”, facendo appello al buonsenso delle forze sindacali. L’Usb però non ha voluto sentire ragioni e ha tirato dritto per la propria strada confermando l’astensione dal servizio del personale che opera nel trasporto pubblico locale, di marittimi e ferrovieri per tutte le 24 ore rivendicando il diritto allo sciopero.
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