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Lunedì 16 dicembre 2024, alle ore 10:03, non si è verificato il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro, il Santo Patrono di Napoli. Il fenomeno, noto come “miracolo laico”, rappresenta il terzo e ultimo evento annuale legato alla sacra ampolla, preceduto dal miracolo del 19 settembre, festa del Santo, e da quello del sabato che precede la prima domenica di maggio, noto come “miracolo di maggio”. Questa mattina, nella Cappella del Tesoro del Duomo, l’Abate Monsignor Vincenzo De Gregorio ha raccolto l’ampolla per mostrare ai fedeli il contenuto, ma il sangue si è presentato duro e solido. Nonostante i rituali e la processione della teca fino alle 10:17, il grumo di sangue non si è sciolto.
Preghiere e speranze per il prodigio di San Gennaro nel corso della giornata
Durante la celebrazione liturgica, Monsignor De Gregorio ha ricordato il periodo di crisi che il mondo sta affrontando, tra guerre e calamità naturali, invitando i presenti a continuare le preghiere. Non è escluso che il sangue possa sciogliersi nelle prossime ore, come già avvenuto negli ultimi due anni. In passato, la mancata liquefazione del sangue di San Gennaro è stata spesso associata a periodi di sventura. Celebri i casi del 1939 e del 1940, anni segnati rispettivamente dall’inizio della Seconda Guerra Mondiale e dalla partecipazione dell’Italia al conflitto.
Una tradizione legata alla storia di Napoli
La giornata è iniziata alle ore 9 con l’esposizione delle reliquie del Santo Martire di Pozzuoli. Presenti in Cattedrale Monsignor Vincenzo De Gregorio e Monsignor Michele Autuoro. Il rito è stato seguito in diretta su Canale 21, tra fedeli e curiosi che hanno gremito il Duomo di Napoli.
L’ampolla, contenente il sangue del Santo, resterà esposta nella cappella per tutta la giornata, tranne dalle 12:30 alle 16. Alle 18:30 sarà celebrata una Santa Messa, seguita dal ritiro dell’ampolla alle 19:30, quando sarà riposta nella cassaforte.
Il “miracolo laico” richiama alla memoria l’evento del 16 dicembre 1631, quando una violenta eruzione del Vesuvio minacciò la città. I napoletani portarono in processione l’ampolla e una statua del Santo fino al Ponte della Maddalena: la lava si arrestò miracolosamente, risparmiando Napoli. La mancata liquefazione di oggi aggiunge un nuovo capitolo alla storia di fede e mistero legata al Santo Patrono della città partenopea.
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