[[{“value”:”
Dall’Australia all’Italia, arrivano le super-telecamere per migliorare la sicurezza stradale. Si tratta di dispositivi avanzati dotati di tecnologia “mobile phone and seat belt detection” e intelligenza artificiale, capaci di individuare chi usa lo smartphone alla guida o non indossa la cintura di sicurezza.
Dopo aver fatto la loro comparsa in Australia nel 2019 e nel Regno Unito durante la pandemia, una di queste telecamere è stata recentemente installata ad Agliana, in provincia di Pistoia. Il dispositivo, del valore di 25mila euro, è in grado di lavorare 24 ore su 24, con qualsiasi condizione atmosferica, e può essere spostato facilmente da una carreggiata all’altra.
Come funziona la telecamera intelligente
Il sistema funziona in modo completamente automatizzato. Grazie a una lente ad alta definizione, cattura immagini e brevi video dei veicoli in transito. Successivamente, un algoritmo analizza posture, movimenti e gesti del conducente. Se una mano è sul volante e l’altra all’orecchio, il sistema rileva l’uso del telefono. Non è chiaro cosa succederà a chi si stava grattando un orecchio, o stava scacciando una mosca. Probabilmente dovrà pagare la multa.
Se invece lo smartphone è connesso in modalità Bluetooth al cruscotto, la telecamera non segnala alcuna anomalia. In caso di violazione, le prove raccolte vengono inviate alle autorità locali, che verificano il caso e inviano il verbale al trasgressore. Le sanzioni per chi guida usando il cellulare, inasprite dal nuovo Codice della strada, possono arrivare fino alla sospensione della patente per tre mesi.
Sicurezza stradale: numeri e obiettivi
Secondo l’Istat, nel 2022 oltre 37mila incidenti stradali (il 15% del totale) sono stati causati da distrazioni alla guida, molte delle quali legate all’uso del cellulare. Fabrizio Baroncelli, vicesindaco di Agliana, ha spiegato che l’introduzione della telecamera non ha uno scopo economico, ma mira a ridurre gli incidenti e salvare vite.
“L’uso del cellulare alla guida è tra le principali cause di sinistri perché causa continue distrazioni”. I dati provenienti dall’Australia, dove questi dispositivi hanno ridotto gli incidenti del 20%, confermano l’efficacia di questa tecnologia.
Il dibattito sulla privacy
Nonostante i benefici, le telecamere “anti-telefonino” sollevano dubbi sulla privacy. A Milano, ad esempio, l’amministrazione comunale ha valutato l’adozione di questi dispositivi, ma ha sospeso la decisione proprio a causa di possibili implicazioni legali legate alla tutela dei dati personali.
Organizzazioni come il Big Brother Watch nel Regno Unito hanno definito questa tecnologia una “sorveglianza intrusiva”, sottolineando che tratta ogni cittadino come un potenziale trasgressore. I progettisti del sistema invece assicurano che le immagini irrilevanti vengono distrutte immediatamente, garantendo un trattamento conforme alle leggi sulla privacy.
Una scelta tra sicurezza e libertà
L’introduzione di queste telecamere pone una questione cruciale: la sicurezza stradale giustifica una sorveglianza così avanzata? Da un lato, i risultati ottenuti dimostrano che il loro utilizzo salva vite. Dall’altro, è importante vigilare affinché il loro impiego non violi i diritti fondamentali dei cittadini.
L’articolo Arriva la super-telecamera che ci “spierà” anche dentro la macchina. Attenzione alle super-multe proviene da Notizie 24 ore.
“}]]
[[{“value”:”Dall’Australia all’Italia, arrivano le super-telecamere per migliorare la sicurezza stradale. Si tratta di dispositivi avanzati dotati di tecnologia “mobile phone…
L’articolo Arriva la super-telecamera che ci “spierà” anche dentro la macchina. Attenzione alle super-multe proviene da Notizie 24 ore.”}]]
Notizie 24 ore
TECNOLOGIA
Share this content: