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Un colpo di scena sorprendente ha scosso il tribunale di Cosenza, dove Moses Acqua, inizialmente fermato per il rapimento della neonata Sofia, è stato rimesso in libertà dopo un lungo interrogatorio di tre ore davanti al giudice per le indagini preliminari (gip). La decisione è stata presa dal gip, che ha accolto la richiesta di scarcerazione formulata dal pubblico ministero Tridico, evidenziando l’innocenza dell’uomo nelle accuse che lo coinvolgevano.
Le indagini hanno rivelato che Moses Acqua non è stato coinvolto nel sequestro della piccola Sofia. I fatti sono emersi chiaramente durante l’interrogatorio, dove è emerso che la vera autrice del rapimento è stata la moglie di Moses, Rosa Vespa. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Rosa aveva orchestrato l’intero piano, ingannando anche il marito con una storia elaborata riguardo a una presunta gravidanza e alla nascita di un bambino di nome Ansel.
Il pubblico ministero ha sottolineato che Moses ha agito in buona fede, credendo ciecamente alle parole della moglie e non sospettando mai che si trattasse di una menzogna. La sua presenza nella clinica del Sacro Cuore non implica la consapevolezza del rapimento, ma piuttosto una convinzione genuina di dover accogliere il loro presunto figlio Ansel.
L’articolo Rosa Vespa scagiona il marito: “Ho rapito Sofia da sola”. E lui: “Mi hai rovinato la vita” proviene da Notizie 24 ore.
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Notizie 24 ore
DALL’ITALIA
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