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Ci sono patologie che rappresentano delle incognite anche per gli scienziati, essendo rarissime. Mentre la scienza avanza, c’è chi, in queste ore, sta facendo i conti col peggiore dei lutti: la perdita di sua famiglia. Quella che vedete in foto, Elena, aveva l’aspetto di una bambina, sebbene, anagraficamente, avesse 18 anni.
La sua triste storia è rimbalzata di sito in sito, in queste ore, poiché la ragazza, intrappolata in un corpo da bimba, non ce l’ha fatta, si è spenta. Da ogni parte d’Italia, interminabili sono i messaggi di cordoglio di chi ha voluto far sentire la sua presenza, la sua vicinanza alla famiglia, in queste ore così strazianti.
Proprio come Samuel Basso, giovane ricercatore rimasto nei cuori di tutti noi, anche Elena era una ragazza speciale e tutti avremmo voluto stringerla forte per la dolcezza emanata dal suo volto.
Eppure, il destino ha voluto che se ne andasse via, come un soffione mosso dal vento, tra lo sconcerto e l’incredulità di chi, appresa la notizia, non può non avere il volto rigato di lacrime, mostrandosi vicino alla famiglia, distrutta da una dipartita arrivata come un fulmine a ciel sereno, dopo anni e anni in cui la ragazza, con tenacia, ha cercato di condurre una vita come quella dei suoi coetanei.
Elena, 18 anni ma intrappolata in un corpo da bambina, è deceduta. Vediamo insieme per quale motivo, ripercorrendo proprio la sua toccante storia che ha commosso l’Italia intera.
Elena, 18 anni, era affetta da una patologia rarissima che la faceva vivere intrappolata in un corpo da bambina. Il triste annuncio della sua scomparsa ,è stato dato dalla madre sui social, la quale ha scritto: “Elena, tesoro, voglio ricordarti con questo sorriso. Ora canterai con gli angeli. La tua famiglia ti amerà per sempre. Un giorno ci rivedremo”.
Con queste parole scritte, la mamma ha fatto sapere che sua figlia non ce l’ha fatta. Elena si è spenta ieri, domenica 9 febbraio, all’ospedale Gaslini, dove era ricoverata da qualche settimana. Aveva una mitocondriopatia geneticamente determinata (Nubpl), una patologia rarissima (20 casi in tutto il mondo) che blocca la crescita e “spegne” gli organi interni.
Nonostante la vita non sia stata così gentile nei suoi confronti, era una ragazza piena di passioni, soprattutto la musica e il cucito. Quando è venuta al mondo, a marzo del 2006, era una bambina sana e vivace ma, dopo i suoi 18 mesi, e dopo essere stata colpita da broncopolmonite, ha iniziato a manifestare sintomi preoccupanti, perdendo peso e vitalità. Da quel momento in poi, non è più cresciuta come gli altri bimbi della sua età.
In queste ore, sono davvero tantissimi i messaggi di cordoglio giunti alla famiglia, tra cui quello del presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, che ha espresso la sua tristezza per la perdita di Elena, definendola un esempio di coraggio nella lotta contro le patologie rare.
La mamma di Elena, sul suo profilo Instagram @ildiariodiunamammarara, ha voluto raccontare gli ultimi difficili giorni della figlia, dicendo: “Sono stati giorni difficili, pesanti, strazianti”, per poi aggiungere : “Vorrei ringraziare tutto lo staff ospedaliero per essere stato al nostro fianco facendo tutto il possibile per aiutare Elena. Grazie a tutti gli amici che ci hanno preso per mano, ci hanno abbracciato e amato in questi momenti”.
L’articolo “Ciao Elena” Addio alla 18enne che viveva in un corpo di una bambina proviene da Notizie 24 ore.
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