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Il tragico omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007, continua a suscitare interesse e dibattito, non solo per la sua brutalità, ma anche per le incertezze legate alla condanna di Alberto Stasi, il fidanzato all’epoca dei fatti. Da anni, il programma televisivo “Le Iene” ha seguito la vicenda, mettendo in discussione la validità delle prove che hanno portato alla condanna di Stasi e sollevando dubbi su un possibile errore giudiziario.
Recentemente, l’inchiesta ha preso una nuova piega con la riapertura del caso e il ritorno dell’attenzione su Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, già coinvolto in due precedenti inchieste archiviate senza esito. La Procura di Pavia ha annunciato di aver scoperto “elementi nuovi” che meritano di essere esaminati, tra cui il confronto tra il DNA di Sempio e le tracce genetiche rinvenute sotto le unghie della vittima.
In un’intervista esclusiva rilasciata a “Le Iene”, un supertestimone ha deciso di rompere il silenzio dopo 18 anni, esprimendo un senso di liberazione nell’aver finalmente potuto raccontare la sua verità. Questo testimone ha dichiarato di essere stato spinto dalla paura per la sua sicurezza e ha affermato di parlare solo per “Chiara”, mettendo in evidenza la sua determinazione a fare giustizia per la giovane donna.
La nuova teoria investigativa, presentata in un servizio di Alessandro De Giuseppe, andrà in onda stasera su Italia1, attirando nuovamente l’attenzione del pubblico su questo complesso caso. Gli inquirenti stanno attualmente cercando di recuperare reperti cruciali, molti dei quali sono andati persi o distrutti, come il pigiama di Chiara e il tappetino del bagno, per possibili analisi biologiche. Saranno condotti ulteriori esami sull’impronta di una scarpa e sulle tracce rinvenute, esaminando ogni elemento singolarmente per chiarire i dettagli del delitto.
Alberto Stasi, nel frattempo, nutre la speranza che questa nuova fase delle indagini possa portare a un cambiamento della sua posizione. D’altra parte, Andrea Sempio si prepara a tornare alla sua vita normale, una volta che il clamore mediatico si sarà attenuato. Tuttavia, la pressione dei media potrebbe influenzare le testimonianze, poiché molti testimoni sono chiamati a ricordare eventi che risalgono a quasi due decenni fa.
L’articolo Delitto Garlasco, il supertestimone a Le Iene: «Ho deciso di parlare dopo 18 anni, lo faccio solo per Chiara Poggi» proviene da Notizie 24 ore.
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