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Aggressione studenti di Ancona
“Brancaccio è il luogo in cui sono nato e cresciuto e leggere ciò che è accaduto agli studenti di Ancona in visita alla casa museo del beato Piano Puglisi mi ferisce profondamente.
Da amministratore di questa città sono mortificato per questo atto gravissimo e non posso che esprimere la mia più sincera solidarietà e le mie scuse ai ragazzi, ai docenti e alle loro famiglie.
Auspico che gli autori di questo atto di violenza vengano identificati e assicurati alla giustizia.
Tuttavia questi episodi di violenza sono un allarme sociale gravissimo che impongono una riflessione seria che deve portare a corredo – nonostante l’impegno costante dei volontari del centro Padre Nostro che gestiscono la casa museo – un inevitabile dovere maggiore da parte delle istituzioni, occorre lavorare alacremente per far crescere sempre di più il seme della legalità e della giustizia soprattutto in questi quartieri.
Nella speranza che questo episodio non scoraggi gli studenti e le scuole a continuare a visitare luoghi come la casa di don Pino Puglisi, che rappresentano un importante patrimonio storico e culturale per la nostra società.
La memoria di don Pino Puglisi, che ha dedicato la sua vita alla lotta contro la mafia e alla promozione dei valori di giustizia e solidarietà, non può essere offuscata da episodi di violenza e intolleranza”.
Lo dichiara il consigliere comunale Gianluca Inzerillo.
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Aggressione studenti di Ancona “Brancaccio è il luogo in cui sono nato e cresciuto e leggere ciò che è accaduto agli studenti di Ancona in visita alla casa museo del beato Piano Puglisi mi ferisce profondamente.
Città di Palermo
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