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Oggi, la piccola cittadina di Misilmeri, in provincia di Palermo, ha accolto il feretro di Sara Campanella, la 22enne tragicamente uccisa dal suo ex compagno, Stefano Argentino. Con parole cariche di strazio, i familiari hanno descritto Sara come “un angelo”, mentre il carro funebre, adornato da fiori e messaggi d’affetto, ha attraversato le strade silenziose del paese per raggiungere la chiesa delle Anime Sante, dove è stata allestita la camera ardente.
Un grande lenzuolo bianco esibiva la scritta “Sara figlia di tutti noi”, mentre un altro messaggio, toccante e significativo, recitava “Mi amo troppo per stare con chiunque”. Queste frasi hanno accompagnato l’ingresso della bara, coperta da una fotografia di Sara e una maglietta con la scritta “No alla violenza”. Un applauso commosso ha interrotto il silenzio all’arrivo del feretro, con la folla che ha gridato “Sara vive”, un grido di speranza e resistenza in un momento di profondo dolore.
I funerali di Sara si terranno domani, lunedì 7 aprile, alle ore 10.30, nella chiesa di San Giovanni Battista, officiati dall’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice. La cerimonia si preannuncia come un momento di preghiera, protesta e un grido collettivo contro la violenza di genere, un tema che ha scosso non solo la comunità locale ma l’intera nazione.
In segno di cordoglio, è stato proclamato lutto cittadino non solo a Misilmeri, ma in tutti i Comuni della Città metropolitana di Palermo e a Messina, dove è avvenuto il tragico femminicidio. “Sara è figlia di tutti, come padre sono scosso da questa triste storia. Qualcosa deve cambiare”, ha dichiarato il vicesindaco di Misilmeri, esprimendo il profondo dolore di una comunità ferita.
Federica Badami, segretaria provinciale della Cisl Palermo-Trapani e originaria di Misilmeri, ha sottolineato l’importanza di una rete di sostegno tra famiglie, istituzioni e comunità per affrontare il problema della violenza sulle donne. “La scuola da sola non può educare. Serve una rete. Se una donna dice no, è no, anche se prima ha detto dieci sì”, ha affermato Badami.
Il dolore per la perdita di Sara ha paralizzato la cittadina. Le strade sono vuote, i volti smarriti. “Misilmeri è distrutta”, ha commentato Badami, esprimendo la difficoltà di affrontare una tragedia che ha colpito così da vicino. Sara Campanella è diventata un simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, e la sua memoria continuerà a vivere nel cuore di chi lotta per un cambiamento reale e duraturo.
La comunità di Misilmeri si prepara a salutare una giovane vita spezzata, ma il suo ricordo sarà un faro di speranza e resistenza nella lotta contro la violenza di genere, un invito a non abbassare la guardia e a costruire un futuro migliore per tutte le donne.
L’articolo Lunedì i funerali di Sara Campanella, il dolore dei familiari davanti alla bara bianca proviene da Notizie 24 ore.
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